Tutte le anime trovano pace, gioia, amore nell’aldilà. Questo deve essere un conforto per chi rimane. Tutte anime passano il terzo stadio della morte, il momento di fusione con l’Essenza.
Ogni uno si concede l’esperienza che desidera provare, portando da prima del lasciare il corpo l’idea di quell’esperienza che li attende dopo.
Nella vita dopo la morte non esiste sofferenza. Esiste il Tutto. Nel momento in cui l’anima non voglia sperimentare ciò che sta accadendo, l’esperienza stessa viene alterata, per cui muta.
Siete sempre voi che create lo stato in cui vivete ora nella terra, e dopo il passaggio nella luce. Ripeto, il primo stadio della morte, l’anima comprende che il corpo in cui ha trascorso la vita fisica non è reale.
Ossia non è ciò che è l’anima veramente. Nel secondo stadio della morte l’anima capisce , che la mente con tutti i suoi pensieri, non è reale. Ossia non è ciò che è l’anima veramente.
Una volta che l’anima ha ricordato, che la sofferenza non è una realtà, ma semplicemente una esperienza creata dalla mente umana, avrà raggiunto ciò che cercava di raggiungere, con la creazione del suo inferno personale.
Tutti i pensieri della mente limitata, nella prima parte del dopo morte sono ancora presenti, dal luogo di questa prospettiva ampliata che l’anima comincia a creare e sperimentare se stessa.
Non appena l’anima capisce e si rende conto di non essere un corpo, nè di essere una mente con dei pensieri, la sua prospettiva cambia enormemente. Da qui l’anima fa esperienza della Realtà Ultima.
Passeremo ora a un discorso più impegnativo, ma che è giusto lanciare la possibilità alla mente umana di valutarlo. Non deve essere accettato ma, basta solo anche il vederlo, che cambia già la vostra vita.
Ti benedico con gioia e pace nel cuore!