Abbraccia la tua vita. Sii consapevole di essere divino e che devi la forza nel tuo essere proprio all’ esperienza che hai fatto.
Smetti di sentirti in colpa, e smettila con la farsa della tristezza, di gravare di inutili pesi la tua vita, di attribuire agli altri la responsabilità. Prendi in mano la tua vita, essa ti appartiene.
Cosa succede quando hai abbracciato tutto ciò che hai giudicato, quando hai amato tutto ciò che hai disprezzato, quando hai vissuto tutte le tue illusioni, e realizzato tutti i tuoi sogni?
Puoi guardare gli altri che sperimentano tutto ciò per imparare, e puoi capirli e avere compassione di loro.
Puoi amarli come il Padre ti ama, e puoi permettere loro di fare le loro esperienze di vita. Allora comprenderai di essere Me.
L’unica strada è vivere la vita, sperimentandola fino in fondo, la virtù della sapienza troverà il suo culmine in un essere che saprà abbracciare e amare tutta l’umanità.
Non potrai mai comprendere per che cosa soffre un re prima di essere stati re. E il re non conoscerà l’umiltà del servitore prima di essere diventato servitore.. Per questo il sentiero verso una via virtuosa è onnicomprensivo.
Ricordati che condanni negli altri, solo ciò che condanni in te stesso. Se hai vissuto tutte le situazioni e ti sei riconciliato con esse, sarà facile capire tutti e permettere loro di essere, senza giudicarli, perchè sei stato loro, e nel giudicare, giudichi te stesso.
E da questo spazio inizi ad amare la profondità della tua anima. Amare il Padre nella totalità.
Ti benedico con gioia e pace!