I bambini fino più o meno all’età di cinque anni hanno una visione diversa della morte rispetto al mondo adulto. Per questo è difficile spiegare a loro la scomparsa di una persona cara. Loro continueranno a chiederti quando tornerà.
Lo stesso accade, quando muoiono essendo, per loro un una continuità della vita, per cui non trovano nulla di strano se non la felicità e la pace che provano. Infatti per loro è inconcepibile il nostro pianto.
In qualsiasi modo hanno vissuto la loro breve vita in questa terra, non portano rancori, rabbie o recriminazioni verso qualcuno per la propria morte.
Nemmeno i bambini abortiti, non incolpano i genitori. Ritengono che tutto sia andato perfettamente bene così.
L’anima del bambino può essere ricco di saggezza, non è detto che il suo corpo sia piccolo anche l’anima sia giovane. Ci sono figli che scelgono noi come genitori per insegnarci qualcosa, infatti è importante ascoltare con il cuore la sua anima, la sua consapevolezza e saggezza.
Con questo senza mai perdere l’autorità di genitori. In un messaggio ricevuto per una mamma un figlio ha detto: “Scegliendo di morire ti ho fatto un dono, anche se la tua piccola mente non vuole capire. Se avessi scelto di rimanere ti avrei rovinato la vita fino al punto che avresti potuto odiarmi…”
I nostri bambini, quando sono in Cielo si ricongiungono a tutte le anime che appartengono alla famiglia umana ma, anche a una famiglia divina. Non sentono la mancanza del genitore terreno, anche se li stanno vicino per sostenerlo nel dolore. La prossima volta vi parlo della comunicazione dei bambini con gli angeli.