Proseguendo il nostro dialogo… Lo scopo della vita fisica è fornirti un contesto in cui sperimentare ciò che hai scelto come anima prima di reincarnarti. Quindi abbandonando la vita fisica non fuggirai da nulla, ma ritornerai esattamente alla vita fisica e alla situazione da cui cercavi di fuggire.
Non è una punizione, agirai in piena libertà, ma un processo di auto-creazione per il quale tu esisti. Quando avrai finito di sperimentare quello che desideri, la morte viene utilizzata, come strumento con cui creare una vita nuova e diversa.
Il suicidio è l’uso della morte per creare la stesa identica vita, con le stesse identiche sfide ed esperienze. Non c’è nulla di sbagliato o di cattivo nel suicidio, e nel desiderare di creare le stesse sfide ed esperienze in più incarnazioni.
Se desideri affrontare sempre la stessa esperienza, va avanti e fallo. In questa come in tutte le cose puoi fare ciò che desideri. Ma se pensi che fuggirai da queste sfide, utilizzando il suicidio, è importante che tu sappia che non sarà così.
Ti ritroverai ad affrontarle di nuovo, e ovviamente può diventare un pò noioso. Ciò che spinge taluni a non voler affrontare le loro sfide è l’idea che debbono farlo da soli. E’ un’idea sbagliata, eppure sono in molti a crederlo.
La solitudine è il più grande problema del mondo. La solitudine emotiva, fisica, spirituale. La sensazione di essere isolati, feriti, oppressi in un modo che nessuno capisce, e di essere senza risorse, sono alla base della disperazione.
E di fonte alla disperazione incessante che, alla fine niente sembra avere importanza, tranne la fuga. Tuttavia, non puoi scappare, e non lo fai: semplicemente, ripeterai dall’inizio ciò che cerchi di evitare.
Ecco perchè sono qui in te, per dirti che non sei mai senza risorse, nessuno di voi lo è, non dovete altro che entrare in voi e nella pace del cuore sentire che IO SONO con voi, sempre…
Ti benedico con luce e grazia!