(segue, consiglio di rileggere il messaggio precedentemente pubblicato)…
Il fatto è che la parola “sbaglio” viene usata come sinonimo di “errato” oppure di “immorale”. Un’azione è definita “errata” quando non produce il risultato previsto.
Una azione è definita “immorale” quando viola un codice di condotta dettata da una società o da una religione. Il problema è che la morale cambia con il cambiare dei tempi e dei luoghi, a seconda di ciò che una determinata società e i suoi membri tentano di ottenere.
La morale perciò è una cosa estremamente soggettiva. Per quanto riguarda la cultura religiosa gli “errori” sono definiti un “peccato” per cui punibile.
Colui che non approva le regole dettate sono considerati apostati, per cui giustificata la loro uccisione. Ma credi davvero che a Me possa interessare che si santifichi la domenica, o che non devi mangiare carne il venerdì o altro??
A Me importa tantissimo della vita sulla terra, tanto da aver fornito voi esseri umani tutto l’aiuto necessario per fare della tua vita un’esperienza meravigliosa e piena di gioia. Ho concesso a te, a tutti voi il dono più grande di tutti: il LIBERO ARBITRIO.
Nella tua mente c’è una dualità che lotta. Da una parte credi che Dio cioè IO ti ho donato il libero arbitrio, ma nello stesso tempo credi che te lo abbia tolto, dicendoti cosa voglio che tu svolga di azione o parola, fino alcuni casi che ti dica cosa mangiare e come vestirti.
Ti sei negato molti semplici piaceri, come la musica, la danza, la creatività, il contatto umano… come preteso che Dio, non vuole che sperimentate tali pratiche, definiti immorali da parte di alcuni di voi.
La vera morale, sotto forma di criterio obiettivo e immutabile, non esiste. E non può esistere in una società che si evolve, perchè il cambiamento è la natura stessa dell’evoluzione... (continua)
Ti benedico con Luce nella tua mente e nel tuo cuore!