Hai ripensato a ciò che ho esposto nel nostro ultimo incontro in questo spazio? ebbene proseguendo il nostro dialogare, tutte queste tre coscienze, si uniscono in una sola, puoi chiamarla come desideri, centro della tua anima, coscienza cristica o altro.
Non è importante il nome che si abbina, ma comprendere il concetto nel tuo cuore per portarlo poi alla mente. Tutti possono raggiungere il livello “più alto”, con la meditazione, con la preghiera profonda, attraverso rituali, danze, cerimonie sacre, quando si crea, qualsiasi sia il vostro tipo di creatività.
La centratura della tua anima, non solo unisce tutte le tre coscienze, ma il tuo scegliere cosa vuoi sperimentare nella vita diventa intenzionale, mai imprevisto.
Il grado di imprevedibilità di una esperienza è una diretta indicazione del livello di coscienza a cui quell’esperienza stessa venga percepita. La percezione crea l’esperienza.
Tu che stai apprendendo da Maestro, è sempre d’accordo con l’esperienza che stai vivendo, anche se quell’esperienza non vada a tuo favore, perchè sa che deve averla voluta a un certo livello.
Il “sapere” fa sì che il tuo stare rimanga centrato e sereno perchè sa che nel momento in cui desidera cambiare la percezione della coscienza, cambia l’esperienza concreta della vita.
I tre strumenti per creare la tua realtà sono: il pensiero, la parola, l’azione. Questi sono i mezzi per creare la tua realtà. Sono strumenti efficaci e perfetti.
Ciò che pensi, ciò che dici e ciò che crei genera l’esperienza che chiami “Tu”, le condizioni e le circostanze di vita.
Se pensi di essere vittima, se dici di esserlo e se agisci come se lo fossi, sperimenterai di essere vittima, nonostante tu non lo sia. Così avverrà quando giudicherai l’esperienza degli altri.
Se pensi che un’altro è una vittima dici che lo è, e agisci come se lo fosse, sperimenterai che quella persona è vittima pur non essendolo.
E’ impossibile essere vittima delle circostanze che tu crei.
Ti benedico con pace!!