Quando avete la certezza di sapere qualcosa, senza tuttavia capire come possiate saperlo si parla di “chiaraconoscenza”.
Forse l’avete già sperimentata: state discutendo con una persona, su un argomento di cui non sapete molto ma, ad un tratto dentro di voi vi suggerisce alcuni dettagli, che voi vi aggrappate a quella conoscenza, senza avere alcuna prova a sostegno delle vostre affermazioni.
E lì c’è lo stupore di tale fatto, consapevole che non era possibile oggettivamente che la vostra mente sapesse. Molti inventori, scienziati, autori, creatori hanno sfruttato le loro capacità di chiaraconoscenza per attingere dall’anima nuove idee e ispirazioni.
La differenza tra chi si limita a ricevere tali ispirazioni e chi ne trae beneficio è la consapevolezza nell’essere nel flusso dell’abbondanza divina a cui si può attingere in qualsiasi momento.
Chiamatelo anche ispirazione, creatività…
Sono persone che sfruttano l’idea che arriva e la concretizzano, all’incontrario di altri che pur arrivando l’ispirazione per paura, per pigrizia, per poco desiderio di uscire dalla propria zona confort, “liquidano” l’idea come stupida o banale, poi magari trovarsi arrabbiati nella vita perchè altri gli hanno rubato la sua idea.
Come si dice, a ogni uno le proprie responsabilità di ciò che si vive.