(segue)…Essere Uno non significa essere uguali. Unità e individualità non si escludono a vicenda. Semplicemente le differenze non devono produrre divisioni, e i contrasti non devono portare al conflitto.
Le tue dita non sono tutte uguali, hanno un aspetto diverso e funzioni diverse, ma fanno tutte parte della stessa mano, ed entrambi le mani fanno parte del corpo.
Il tuo naso non è uguale agli occhi, e la bocca non somiglia a un orecchio. Ogni cosa ha una funzione diversa, ma tutte fanno parte dello stesso corpo. Le convinzioni religiose che hai portato avanti fin’ora non sono “giuste” o “sbagliate”.
Semplicemente non funzionano più. Non sono più efficaci, se dici che il tuo desiderio è quello di vivere in pace e in armonia. Un comportamento funzionale è ciò che hai bisogno per il cambiamento.
Stai scegliendo giorno dopo giorno, di evitare di fare qualcosa per cambiare la situazione. Stai alla finestra a osservare, a lamentarti ma, senza sentirti parte del cambiamento stesso.
Il tuo non scegliere porta a peggiorare le situazioni, in te e attorno a te. La specie umana, o almeno una parte brama di rinnovarsi. L’era del singolo salvatore è finita. Ora c’è bisogno di un’azione comune, di uno sforzo combinato, di una creazione collettiva.
Non c’è bisogno soltanto di una persona, ma di un gran numero di umani disposti a essere “quella persona”, nella propria famiglia, nella comunità o ambiente lavorativo.
Che si assume il compito, di causare i cambiamenti , qui e ora. In questo contesto, una sola persona può fare una grande differenza.
Basta una sola persona ad avere una visone più elevata, a farsi modello della più grande verità, a ispirare e svegliare, fino a produrre un campo contestuale in cui l’azione collettiva, diventi possibile, anzi inevitabile.
La domanda che ti pongo è: tu sei questa persona? Scegli di essere un’ispirazione, per tutti coloro in cui entri in contatto?…(continua)
Ti benedico con vibrazioni di gioia!