La sensitività è la capacità di ricevere un pensiero, un messaggio o un’emozione silenziosi e proiettati da qualche luogo vicino o lontano o da altre dimensioni, e di sperimentarlo come una sensazione reale, fisica ed emozionale.
Se una persona con una simile percezione lavora, per esempio per un cliente che è afflitto per la perdita di un caro, assorbirà letteralmente l’angosciante dolore emozionale che il suo cliente sta provando.
Se si connette a un bambino che si è perso, sentirà il dolore molto reale dell’angoscia, “trasportandolo” anche sul suo corpo. In altre parole la sensitività è una empatia istantanea molto forte, una perdita totale dell’obbiettività, e per chi la pratica è facile sentirsi sfinito o troppo esposto, malato o molto depresso.
Quando siete predisposti non solo a ricevere, ma anche ad assorbire le sensazioni, delle persone e degli spiriti attorno a voi, filtrare quando è potenzialmente dannoso è quasi impossibile.
La difficoltà sta nel fatto che è estremamente difficile per loro discernere le sensazioni fisiche ed emozionali che assorbono da quelle che appartengo a loro. Per questo è un dono che esige disciplina mentale e fisica.